MILANO, 29 Ottobre 2015 – L’ultima settimana di settembre la Cascina Triulza, il Padiglione della Società Civile a Expo, ha visto protagonista l’Istituto Italiano Fernando Santi, il quale ha arricchito il palinsesto del padiglione con una fitta serie di incontri seminariali e dibattiti dedicati a numerosi temi di stretta attualità.

Gli eventi, Patrocinati dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e realizzati con il Patronato e con il contributo della Regione Lombardia, sono stati realizzati sotto la supervisione del presidente Luciano Luciani, del vice presidente Marco Luciani e della coordinatrice nazionale Marisa Lo Verde, che – alla presenza di importanti ospiti ed esperti – hanno affrontato i temi della sicurezza alimentare e della lotta alla contraffazione, dell’agricoltura biologica e delle nuove professioni verdi, della dieta mediterranea, della cooperazione internazionale in materia alimentare e, infine, hanno tributato la cultura alimentare e ambientale dell’America Centrale.

Gli eventi hanno preso il via mercoledì 23 settembre con un dibattito mattutino dedicato alla Ricerca in materia alimentare, così presentato dal presidente dell’IIFS, Luciano Luciani: «Stiamo realizzando in questi giorni una serie di attività seminariali e convegni su svariati importanti temi legati all’Esposizione Universale e, particolarmente, alla ricerca in materia alimentare. Aprirà le attività odierne una relazione della APRE, società che si occupa di diffondere e sostenere i progetti di Horizon 2020 in Italia, ma il tema sarà rilanciato anche nel pomeriggio di domani con importanti personaggi legati al tema dell’ambiente e dell’alimentazione, con la presenza di Vittorio prodi che è stato un punto di riferimento in Europa su queste tematiche e, inoltre, con il contributo di varie rappresentanze dall’Università di Palermo, dall’Università di Milano, dall’IRVOS e provenienti da altri organismi, tutti interessati a rafforzare l’iniziativa in materia di alimentazione e ricerca applicata, nonché di cooperazione con altri Paesi europei ed extra-europei, quali Argentina e Brasile. Le manifestazioni si chiuderanno domenica 29 settembre con un convegno sull’America Centrale che vedrà presente il presidente del comitato scientifico del nostro Istituto, il quale si occupa di contraffazione in materia alimentare, ovvero l’Avvocato Antonio Ingroia».

Al dibattito mattutino, hanno quindi presenziato la Dott.ssa Serena Borgna, in rappresentanza dell’APRE – Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea; la Prof.ssa Francesca Di Gaudio, Responsabile del CRQ Centro Regionale Qualità Laboratori Università degli Studi di Palermo; il presidente della Compagnia Africana Onlus Koffi Michel Fadonougbo; il direttore dell’IRVOS – Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia Dott. Lucio Monte; il presidente della Camera di Commercio Italo-Argentina, Avv. Pietro Baccarini. Nel pomeriggio ha fatto seguito un Convegno sul tema “Agricoltura sociale: legami con le migrazioni e lo sviluppo sostenibile” che ha visto nuovamente presenti il Dott. Lucio Monte, Koffi Michel Fadonougbo, l’Avv. Baccarini ed inoltre il Prof. Francesco Maria Raimondo – Direttore Orto Botanico dell’Università di Palermo e Assessore Comunale al Verde del Comune di Palermo; il Dott. Ugo Melchionda – Presidente Centro Studi e Ricerche IDOS; il Dott. Nicola Cicoria per l’ALPAA Associazione Lavora- tori Produttori Agroalimentari Ambientali; nonché la Dott.ssa Cinzia Pagni, Vicepresidente Nazionale CIA Confederazione Italiana Agricoltori. L’evento è stato occasione per presentare i risultati del progetto SOFIIA3, cofinanziato dal MIIPAF, e per discutere il nuovo FONDO FAMI – Fondo Asilo Migrazioni e Integrazione, che nella nuova programmazione europea 2014-2020 sostituisce e ingloba il Fondo FEI.

Giovedì 24 settembre l’Istituto ha, invece, tenuto due eventi dedicati alle nuove figure professionali “verdi” e alla sicurezza alimentare. Nella mattina è stato realizzato un seminario sulle “Nuove Professioni dell’Agroalimentare e del Biologico”, cui hanno preso parte il Dott. Monte per l’IRVOS, il Prof. Raimondo, il Dott. Andrea Primavera – Presidente F.I.P.P.O. Federazione Italiana Produttori di Piante Officinali, e il Dott. Fabrizio Piva – Presidente CCPB.

Il Prof. Francesco Maria Raimondo, nel corso di un intervista, ha espresso il proprio parere circa l’Esposizione affermando che «Expo rappresenta un’importante occasione per focalizzare i problemi legati, da una parte, alla valorizzazione delle risorse naturali e agricole e, dall’altra, a una specifica formazione professionale nel campo della botanica per mettere in produzione e recuperare quel patrimonio costituito dalle piante selvatiche».

«Ma anche – conclude il Prof. Raimondo – da piante coltivate che per ragioni economiche hanno finito per essere relegate a ruoli marginali nell’economia agricola».

Nel convegno odierno si è, infatti, discussa la possibilità di rilanciare la coltura di alcune piante selvatiche che si prestano ad usi officinali ma anche nutraceutici e, inoltre, la possibilità di realizzare dei progetti formativi – quali master e corsi specialistici – per fornire le necessarie conoscenze atte alla loro coltivazione e rilancio.

«La sicurezza alimentare è minacciata dai cambiamenti climatici legati al rischio desertificazione e alla dilagante urbanizzazione»

Nel pomeriggio, l’Istituto ha quindi promosso un dibattito, posto sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, intitolato: “Sicurezza alimentare e lotta alla contraffazione”. Tra i relatori: il Dott. Monte e il Prof. Raimondo; la Prof.ssa Francesca Di Gaudio – Responsabile del CRQ Centro Regionale Qualità Laboratori dell’Università degli Studi di Palermo; la Dott.ssa Serena Borgna – APRE Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea; l’Avv. Roberto Giorgi Ronchi – Coordinatore Provinciale Istituto Italiano Fernando Santi Sede Regionale Emilia Romagna; l’Assessore Nadia Monti – Assessorato Protezione civile, Legalità, Giovani e Servizi Demografici del Comune di Bologna; e l’On. Vittorio Prodi – già membro della Commissione ITRE (Industria, ricerca e energia), della Commissione ENVI (Commissione per l’ambiente, la sanità e la sicurezza alimentare) del Parlamento europeo e dell’EFSA European Food Safety Authority a Parma – il quale ha spiegato che «nel corso della sua carriera ha dedicato particolare attenzione a tutti i problemi legati alla sicurezza e tutela del consumatore, cui tuttavia deve affiancarsi irrimediabilmente la questione ambientale, dal momento che, credo, la sicurezza alimentare sia minacciata dai cambiamenti climatici legati sia al rischio desertificazione sia al fenomeno dilagante dell’urbanizzazione, che non ha mai tregua. Dovremmo, quindi, – conclude – mantenere l’attenzione alta sulla questione del suolo, in modo da poter garantire, nonostante i cambiamenti climatici, la sua capacità di sfamare realmente tutto il genere umano, sia dal punto di vista quantitativo ma, certamente, anche dal punto di vista qualitativo del cibo». Le attività dell’Istituto Italiano Fernando Santi in Cascina sono proseguite, poi, nella mattina di sabato 26 settembre con il dibattito “Gastronomia siciliana e dieta mediterranea: culinaria regionale e benefici per la salute” e nel pomeriggio dello stesso giorno con il seminario intitolato “Il Vino nella dieta mediterranea: impatti sulla salute ed eliminazione dei solfiti dalla produzione del vino”. Tali eventi hanno visto la presenza, tra gli altri ospiti, del Dott. Daniele Oliva e del Dott. Dario Di Bernardi. Quest’ultimo, riguardo al tema dell’enogastronomia regionale, ha riferito che: «In Sicilia è da sempre legata strettamente alla ruralità, due temi ancor più centrali nell’economia produttiva isolana di oggi. L’enogastronomia siciliana si caratterizza, infatti, per un alta qualità proprio grazie al territorio, che ci permette di contare su una materia prima di straordinario valore, con caratteristiche uniche che, fondamentalmente, derivano da fattori molto semplici: innanzitutto, in Sicilia si ha un impiego della chimica in agricoltura molto basso e si gode dell’aiuto dato da un clima solare e ventoso, ideale per le produzioni vitivinicole, ortofrutticole e per l’olivicoltura. Altro importante fattore è quello del rapporto uomo-natura: nelle produzioni agricole siciliane si può trovare ancora il protagonismo dell’uomo e della sua manualità. Esso è così presente che arriviamo ad avere, ancora oggi, dei lavori agricoli che assumono connotazioni eroiche, come nel caso della viticoltura sulle terrazze di Pantelleria o su quelle dell’Etna. Tutto ciò non deve apparire banale, dacché oggigiorno la produzione agricola e agro-alimentare si caratterizza sempre più spesso di una dimensione industriale».

Il Dott. Daniele Oliva ha invece illustrato al pubblico i benefici dell’olio e del vino per la salute, invitandoli infine a visitare la Sicilia per apprezzare, oltre alle pietanze tipiche e ai prodotti biolocici della Regione, anche la sua «antichissima tradizione, legata alla posizione nel Mediterraneo e al gran numero di dominazioni che hanno lasciato ognuna le proprie abitudini alimentari. Tutto ciò è testimoniato da un territorio ricco come poche altre regioni d’Italia di testimonianze archeologiche che rendono possibile anche visitare i luoghi dove ha avuto origine la cultura della gastronomia, come ad esempio Gela dove Archestrato, nel IV secolo A.C., fondò la prima scuola di gastronomia del Mediterraneo».

Gli eventi culturali di settembre si sono, infine, conclusi martedì 29 con la realizzazione dell’ultima delle Giornate culturali dedicate ai Paesi stranieri, quella della “Cooperazione tra Italia e America Centrale”. In tale circostanza, alla presenza di rappresentanze diplomatiche e membri di associazioni di immigrati in Italia, sono stati discussi i temi dell’ambiente, del suolo e sottosuolo, nonché dell’alimentazione nel contesto della cooperazione tra i due Paesi.

[Dario Di Bartolo, estratto da Gocce d’Oltreoceano, supplemento Oltreoceano n. III/15 – Ottobre 2015]
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